OSTEOPOROSI: LE NUOVE LINEE GUIDA E TERAPIE INNOVATIVE

10 Febbraio 2018, Ragusa


  

INFORMAZIONI

Segreteria Organizzativa e Provider ECM: AV Eventi e Formazione

Data: 10 Febbraio 2018

Location: “Fisiomedica” – Via Filippo Anfuso 121, Ragusa

Destinatari: Medici di Medicina Generale (Medici di famiglia) e specialisti in Medicina Fisica e Riabilitazione, Reumatologia, Ortopedia

Crediti ECM: 7,8

Partecipanti: 20

Responsabile scientifico: Dott. Mario Bentivegna

Costo: La partecipazione è gratuita, con obbligo d’iscrizione


DESCRIZIONE

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni qualitative scheletriche tali da provocare un aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura. La malattia si suddivide in due forme:
a) le osteoporosi primitive che includono le varietà giovanile, postmenopausale, maschile e senile; b) le osteoporosi secondarie causate da un ampio numero di patologie e di farmaci.
L’impatto epidemiologico dell’osteoporosi è elevato: si ritiene che in Italia, oggi, vi siano circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini che ne sono affetti; poiché nei prossimi 20 anni la percentuale della popolazione italiana con un’età superiore a 65 anni aumenterà del 25%, potrebbe attenderci un proporzionale incremento dell’incidenza dell’osteoporosi.
La patogenesi della frattura deve tenere conto dei molteplici fattori che influenzano sia la resistenza ossea, sia la frequenza e il tipo di trauma. Il rischio di frattura osteoporotica è determinato da una combinazione di fattori che agiscono prevalentemente attraverso una riduzione della BMD e di fattori parzialmente o totalmente indipendenti dalla BMD (caratteristiche del tessuto osseo non valutabili con la BMD e fattori extraossei).
La diagnosi di osteoporosi e del rischio di fratture da fragilità si basa sull’anamnesi, l’esame obiettivo, gli esami di laboratorio e gli esami strumentali.
Il trattamento dell’osteoporosi deve essere finalizzato alla riduzione del rischio di frattura nei soggetti a rischio elevato e i valori del T-score DXA.
La terapia farmacologica è fondamentale e ad essa devono essere sempre associate misure atte a impedire o rallentare la comparsa della malattia. Per trattamento specifico si intendono invece i provvedimenti rivolti ai soggetti già osteoporotici, con o senza fratture preesistenti, a elevato rischio di prima o ulteriore frattura.
Scopo dell’evento scientifico è quello di analizzare il complesso della patologia “OSTEOPOROSI” alla
luce delle “Nuove Linee Guida 2017” derivanti dall’armonizzazione e dall’aggiornamento delle Linee Guida già pubblicate distintamente dalla SIMFER, dalla SIOMMMS/SIR e dalla SIOT, e fornire indicazioni pratiche per la gestione dell’osteoporosi e per il trattamento farmacologico più attuale.